Provando le ali, in Giappone

Cinque anni fa, oggi.

Ho detto ad una mia collega di fare attenzione, che per terra era bagnato e sono volata con in mano il vassoio pieno con le posate da portare ai tavoli.

Ho visto tutto nero ed in quel nero solo una scheggia di bianco, l’osso che si rompeva.

Non avevo l’assicurazione da due settimane perché non mi ero mai fatta nulla in vita mia, perché ci stavamo ancora pensando, perché non lo credevamo possibile un passo falso.

Mi sono rotta una caviglia in Australia e con lei ho rotto pure i sogni, piombati per terra come palle che qualcuno aveva lanciato in aria, ormai stufo.

Sono state giornate piene di lacrime, la paura di esser rimessa su un aereo con la gamba ancora rotta o di dover pagare quel passo falso per il resto della vita in un Paese dove da straniero devi pagare pure l’aria, figurarsi l’ospedale privato dove mi avevano portata.

Ho tenuto botta sul momento, cercando di posare per terra il piede tutto storto e sperando in un miracolo che non è arrivato, Shin ha chiamato mio marito e quando è arrivato ho pianto dicendo solo “scusa“.

Non so cosa sarebbe successo se non avessi rotto la gamba ma cinque anni dopo posso dirlo: siamo stati saggi a venire a studiare informatica in Scozia.

Ci volevano disperazione, ovaie e coglioni e noi avevamo tutto questo anche se non lo sapevamo.

A volte si cade, ragazzi, ma un piede alla volta ti rialzi.

La vita è lunga, il riscatto possibile.

Potrebbe Intessarti Anche

5 Comments

  1. Sempre Mamma

    Ricordo quando ti rompesti la gamba, povera. Però è vero, col senno di poi, puoi dire proprio così. Le svolte della vita , ci sorprendono a distanza di tempo. L’avresti mai detto allora che saresti finita in Scozia?

    1. trentazero

      No e avrei urlato solo all’idea. Poi effettivamente l’ho fatto, per una notte intera, mentre decidevamo di venire. 😀

      Ma e’ andata bene, non mi pento, anzi.

  2. Giorgia Cavalli

    Siete una forza, bravi!!! ?

    1. trentazero

      Amica! :* Anche tu;

  3. Marianna

    ???? tutto accade per un fine che all’inizio ci sembra misterioso, oscuro a volte anche avverso ma la luce in fondo al tunbel vi ha ripagati, sempre complimenti per la tenacia…avete tenuto botta e ce l’avete fatta???

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *