QUATTRO ANNI CHE HO LASCIATO L’ITALIA

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Quella volta a Malta

Quattro anni che ho lasciato l’Italia.

Come è iniziata lo sanno tutti gli affezionati, quel giorno di quattro anni fa ho chiuso la porta di casa ma prima ho provato a fare un discorso per i presenti, finendo con il piangere come una bambina senza saper concludere una sola frase che avesse un senso. In bocca singhiozzi, lacrime ed il sapore dell’unico vino superstite nella nostra casa ormai vuota, un Amarone che avevamo comprato per un’altra occasione.

Sull’aereo credo di aver continuato a piangere ma arrivata a Melbourne ridevo, crepavo di freddo e una volta a Carnegie mi ero già abituata alle condizioni di quella casa per nulla come le fotografie. Ero in Australia! La mattina dopo saltavamo di gioia e, voglio dire, era solo il quartiere periferico di Carnegie ma di quell’angolo di mondo ricordo con nostalgia l’odore all’ora di pranzo e come il ragazzo della banca ci avesse accolti:

Come fossimo stati alla fine di una gara, come se avessimo vinto, quando invece era solo l’inizio.

Da allora sono passati quattro anni ed ho fatto tutte le cose che avevo espressamente detto che non avrei fatto:

  • sono andata a vivere dove avevo giurato che non avrei mai messo piede.
  • ho ricominciato a studiare per prendere un’altra laurea nonostante avessi detto “basta”.
  • Sono riuscita a non finire a lavare i piatti o i cessi ma ho avuto comunque a che fare con la cacca quando ad un certo punto ho deciso di lavorare come carer, l’assistente per ragazzi con gravi disabilità.

Ma a parte questo, ero pronta a tutto e penso che la cosa abbia pagato, infine, o che almeno ci abbia fatti arrivare fin qui, oggi, con una distinzione dietro l’altra all’Università ed un lavoro che piace ad entrambi.

Coloro che non vedevano di buon occhio la cosa hanno infine iniziato a non dico capirla, ma rispettarla ed ora che le emozioni sono sbiadite, comprendo più di prima cosa abbia voluto dire sentir pronunciare le parole “lascio il posto fisso al comune e vendo la casa appena comprata e ristrutturata perche’ voglio andare in Australia a lavorare, se va bene, nelle cucine”.

Il punto è che quella che per altri era pazzia per noi era un sogno dovuto – una rinascita necessaria – e questo ci ha portati fino a qui, oggi, con ben pochi rimpianti.

Sono, più o meno, come avrei voluto essere nei miei sogni, anzi a volte mi meraviglio per la mia fortuna. Solo la location è sbagliata e non ho ancora una casa dove ospitare i miei cari che, in quanto esseri umani, hanno dopotutto altri sogni e venire dove vivo io non è proprio tra quelli.

Si sono avverate quelle fantasie distruttive di quelli che ci dicevano di non partire per l’estero?

Ne abbiamo sentite di ogni, avremmo divorziato alla prima difficoltà, poi non ci saremmo riusciti a mantenere, saremmo dovuti tornare a casa con la coda tra le gambe e chiaramente ci avrebbero cacciati dall’Università.
Non è successo nulla di tutto questo e anzi, in certi casi, la negatività mi sembra che sia tornata indietro al mittente e con tanti saluti, che certe frasi non erano mosse da amore, erano casomai auguri, vere e proprie maledizioni e malcelate speranze di vederci fallire e che puoi dire di persone così? Non capiscono neanche i fatti.

Ho mai pensato di tornare in Italia?

Una volta, quando ero appena arrivata ad Aberdeen e pensavo che non ne sarebbe valsa la pena di immolare anni di vita in un posto come quello senza esser certi di riuscire davvero a laurearci. Due volte, ma in quel caso il pensiero era ben diverso, quando realizzai che con il mio lavoro sarei potuta rimanere in Italia a godermi l’estate ancora per un po’, che lavorando da remoto, dal computer, la mia location non avrebbe fatto alcuna differenza per la mia compagnia.

Ho capito dove sarò tra cinque anni?

No. E se devi decidere dove piantare le tende un viaggio forse non basta e allora vorrei continuare a vivere così, di giro in giro, per almeno altri cinque anni. Fino ai miei quaranta!, mi dico. Non so se sarà possibile, con probabilità rimarremo in UK per prendere il visto permanente e poi chissà se avremo la forza di ributtare tutto per aria, io spero di si ma lo spero oggi e le cose cambiano mentre la vita passa.

Nei miei sogni io continuo a girare fino ai 40 anni ed il problema – se problema vogliamo chiamarlo – è che poi, forse, mi direi che sono ancora giovane e che non voglio smettere di vivere in luoghi diversi, che smetterò invece a 45 o 50 anni. E finirei forse con il non fermarmi mai.

E cosa ci sarebbe di male?

😉

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39 Comments

  1. sowmyasofia

    Io ho 42 anni e viaggio come mai ho fatto prima 🙂 non metterti limiti di tempo. Vai vai.

  2. giuliacalli

    Proprio niente di male, anzi, vedo solo bene da questa visione del “tutto sarà possibile, se ci saranno le condizioni e la voglia di continuare a farlo”! 🙂

    1. trentazero

      Ne avrei una voglia ora come ora. 🙂

  3. Laura Cross

    Siamo solo noi gli artefici del nostro destino! 😉

    1. trentazero

      Speriamo, io un po’ (tanto) ci credo. 🙂

  4. Elizabeth Sunday

    Com’è che io scopro la tua pagina solo ora? Bellissime parole! Condivido tutto. Io che di anni ne ho 45 e non mi sono ancora fermata ?

    1. trentazero

      Ma che gentile, io ti seguo da tanto e ti trovo unica. 🙂

  5. She&Angi #trendytips (@SheSheWorld)

    guarda ti ammiro tantissimo. Io ora ho 40 anni e la piccola di casa 5. ventanni fa volevo fare una scelta così ma è arrivata la prima figlia che ha stravolto tutti i miei programmi per paura di lasciare casa con lei con un salto nel vuoto.

    1. trentazero

      Con un bimbo e’ molto piu’ difficile, ti capisco perfettamente. Magari partirete assieme piu’ in la’… magari ti porteranno loro! 🙂

  6. Tommaso

    Alla tua domanda finale, rispondo, proprio niente di male! Se tu ti senti di fare questa esperienza di tutto rispetto, perché desistere? Non metterti paletti dell’età..fino a quando sei soddisfatta di quello che fai….fallo! Auguri, e complimenti per il coraggio che hai avuto ed hai oggi!

  7. Evelina

    i tuoi racconti mi appassionano, ho anche un senso di sana e positiva invidia per questa tua fantastica scelta di vita: continua assolutamente a vivere prenderndola a morsi questa vita 🙂 e stai pur certa che non sbagli 😉 !! un affettuoso abbraccio dall’Italia !!

    1. trentazero

      Grazie Evelina, sei sempre super gentile con me! Vedremo come va, per ora bene ma abbiamo avuto anche qui certe mazzate… 😀

  8. raffigarofalo

    Mi piace quello che scrivi. Viaggiare è uno stato della mente e non è retorica. Non cambiare mai.

    1. trentazero

      Speriamo, per ora mi piacerebbe tanto continuare cosi’.

  9. Sara

    Mi unisco al coro dei complimenti, che bellezza crederci sempre così! 🙂

    1. trentazero

      Domande tantissime ma ci abbiamo creduto tanto.

  10. startoveringermany

    Non ci sarebbe proprio niente di male, anzi solo bene. Poi se c’è una cosa che abbiamo scoperto entrambe uscendo dall’Italia, è che l’età conta meno di ciò che sai fare e di quanto vali.

    1. trentazero

      Hai proprio ragione, cara B.
      Una scoperta bellissima ed un regalo che ci siamo prese. 🙂

  11. Simona Genovali

    Ciao, mai porsi dei limiti temporali né geografici, direi. L’importante è andare avanti e mi pare che tu lo faccia 🙂

    1. trentazero

      Difficile esercizio non porsi limiti ma ci provo. 🙂

  12. mondodonna726367036

    Complimenti..sei stata e sei ancora molto coraggiosa..per fare delle scelte cosi drastiche devi essere forte e pronta a qualsiasi evenienza..

    1. trentazero

      Vero, quasi tutto o almeno noi ce la siamo vissuta cosi’!

  13. casaconsapevole

    Perché mettersi limiti di età? Uno viaggia finché ne ha voglia. Poi ricorda “la vita COMINCIA a 40anni.?

    1. trentazero

      Dici? 🙂 🙂 Ci credo!

  14. MONICA

    Allora è vero il detto “Mai dire mai” ? Approvo e ammiro la tua scelta e da “Cinquantenne” ti dico….mai fermarsi!!!!!!

    1. trentazero

      Grazie Monica per le tue parole, ci credo tanto!

  15. Elena Maraschin - Travel Blog

    È da anni che pianifico di partire per cercare lavoro o la fortuna altrove, ma non ho molto coraggio

    1. trentazero

      In bocca al lupo, non e’ per nulla una decisione facile. Se hai bisogno son qui! 🙂

  16. Danila

    Sei una ragazza molto coraggiosa, forte e intraprendente, ti stimo tanto! Continua così e realizza tutti i tuoi sogni

    1. trentazero

      Vorrei, speriamo! 🙂 🙂

  17. Federica

    Viaggia viaggia. Non smettere di farlo. Non fermarti.
    Bello questo articolo.

  18. Sempre Mamma

    Il coraggio che avete avuto non è da tutti. Il coraggio che avete ora nemmeno. Il coraggio che avrete, neanche. Vi auguro il meglio che riuscite ad ottenere da tutto ciò. Aspettare che chi non capiva, capisce o capirà è tempo perso.

    1. trentazero

      Grazie Moni, ci sei stata fin dall’inizio e ti sei dovuta sorbire tanti post cosi’ o cola’. 🙂

  19. Desiré

    Vivere all’estero e` dura, non e` da tutti. Tu hai un gran coraggio.
    Perche` porsi dei limiti di tempo. Vivitela come viene, magari scegli di buttar giu` l’ancora tra qualche anno o dopo i 60.. chissa`.
    Lo scopriremo solo vivendo. 🙂

    1. trentazero

      Grazie, terro’ a mente cio’ che dici. 🙂

  20. […] comunque è la cronaca della notte passata al pronto soccorso, dopo quattro anni che sono via […]

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