Da zero a estero: ricominciare all’estero in 6 passi

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Si può ricominciare in tanti modi ma oggi io ti parlerò del farlo all’estero e insieme vedremo 6 importanti fattori da prendere in considerazione prima della partenza.

Lo ammetto, io ho conosciuto tante persone e tante storie diverse e sono arrivata alla conclusione che non ci sia solo un modo per raccogliere dei frutti da quest’avventura, però ugualmente ci sono delle domande che dovrai farti per evitare inutili complicazioni.   

È vero, conosciamo tutti quel cugino che è partito per il mondo senza arte né parte e adesso è milionario, giusto? Sono storie possibili anche quelle perché la motivazione fa tanto, la personalità pure e così il trovarsi al posto giusto al momento giusto ma decisamente quelle storie non sono la regola.

Le possibilità che tu sia quel cugino sono un po’ scarse; quindi, cosa puoi fare per rendere il tuo trasferimento all’estero a prova di bomba?

Organizzarti, appunto e questi sono i passi che ti suggerirei per riuscire nel tuo intento, consapevole che gli imprevisti possano accadere e che la sfiga non sempre si dimentica di te. Però, ecco, puoi organizzare le cose in modo da non complicarti la vita in un attacco suicida o auto-sabotarti in partenza.

Questi sono i miei sei punti sul come organizzarsi prima della partenza:

  1. DOVE E COME? Working Holiday Visa, au pair, corso di lingua, università all’estero, workaway, coachsurfing qui e li, volontariato, barca-stop, anno sabbatico, trasferimento in un paese europeo senza bisogno di un visto e… chi più ne ha più ne metta!

    Tu cosa vuoi? Dove è che esattamente vorresti andare e per quanto? Stai progettando a lungo termine o ti bastano sei mesi? Ecco, queste domande dovrebbero trovare una risposta quanto prima perché di fronte hai la bella rosa di cui sopra dalla quale scegliere.

    Quando valuti una città per ricominciare all’estero considera fattori come il clima, il costo della vita, l’accesso ai servizi sanitari, il sistema educativo, le opportunità lavorative e la cultura locale. Queste informazioni ti aiuteranno a prendere una decisione informata e adattare le tue aspettative.
  1. INTERNET E’ TUO AMICO! Prima del trasferimento, assicurati di avere tutti i documenti necessari in regola. Verifica i requisiti per l’ottenimento di visti o permessi di lavoro nel nuovo paese e avvia le procedure necessarie con ampio anticipo. È importante essere a conoscenza delle norme di immigrazione e seguire le leggi del paese ospitante per evitare problemi legali.

    Selezionata una meta, armati di un bello scudo e iscriviti ai temibili gruppi Facebook di “italiani a X” e inizia a chiedere, fai domande. No, questo non può sostituire i siti e gli organi ufficiali ma quello che tu stai cercando ora è qualcuno che possa raccontarti la sua storia, per sognare un po’ mentre capisci come potrebbe andare per te. Leggi blog di italiani all’estero, spulcia i forum e inizia a salvare i tuoi articoli preferiti.
  1. LA LINGUA! Lo so, oltre al cugino di cui sopra, ecco che conosciamo tutti qualcuno che all’estero è andato con zero conoscenza della lingua ed è riuscito ad integrarsi e trovare la sua strada. Io in primis conosco persone così, che ad oggi hanno un ottimo livello di lingua inglese ma che solo qualche anno fa faticavano con le basi. Il mio consiglio, però, è di prepararti almeno un minimo per non finire sfruttato una volta in loco con la scusa che “non sai bene la lingua ancora”.

    Se hai i fondi, frequenta un corso di lingua. Se non ne hai inizia a vedere serie TV in lingua originale e senza i sottotitoli italiani, che l’occhio ruba più dell’orecchio, purtroppo. Scarica le App per esercitarti, leggi libri in lingua e cerca vocaboli nuovo ogni giorno.

    Tutelati, parti con il piede giusto perché la prima fase all’estero spesso è un susseguirsi di “non ho capito, puoi ripetere?”, anche per chi la lingua del posto pensava di saperla! Senza una conoscenza base della lingua farai molto più fatica in terra straniera e sarai anche più facilmente vittima di sfruttamento da parte di connazionali e non.
  1. AGGIORNA IL CURRICULUM! Traduci il tuo CV, aggiorna LinkedIn e inizia a spulciare i siti di ricerca lavoro del paese che ti interessa. Con le tue skills e competenze, a cosa potresti ambire? Quale stipendio ti darebbero? Reggeresti un colloquio di lavoro? Sapresti rispondere al telefono se ti contattassero? Chiediti tutto questo e inizia a pensare ad una soluzione.

    È possibile che la tua prima esperienza di lavoro non sia poi il lavoro della vita e va benissimo così. È un modo per mettere un piede dentro il paese mentre paghi le bollette e impari. Non buttarti giù, è tutto parte di un processo che raramente è facile.
  1. CONOSCI IL TUO PIANO B. Un atteggiamento aperto e positivo ti aiuterà a ricominciare all’estero e a vivere un’esperienza più gratificante nella nuova società ma tutto può succedere e.. ti ricordi della sfiga? Devi sapere di poter tornare indietro o di poter virare su altri lidi se le cose dovessero mettersi male.
  1. I SOLDI! Metti da parte un budget, ti servirà mentre cerchi lavoro e devi dare un anticipo per affittare la casa/stanza e mangiare. Per l’ammontare regolati in base al costo della vita utilizzando gli strumenti messi a disposizione da siti come Numbeo, che comparano il costo della vita in diverse città. 2000 euro potrebbero essere pochi in Australia ma una somma sufficiente in Myanmar.

    Di nuovo, ogni storia è diversa ma calcola attentamente i costi di vita nel nuovo paese, inclusi affitto, cibo, trasporti, spese mediche e tasse.

Non c’è una ricetta magica per ricominciare all’estero ma i fattori citati sono tutti rilevanti ed un punto di partenza importante per cominciare ad organizzare il tuo trasferimento.

In bocca al lupo!

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